Il pedagogo e il libertino:sul personaggio manipolatore nel romanzo del Settecento francese
Il Settecento è il secolo in cui l'individuo moderno - autonomo, capace di darsi da sé le proprie leggi - fa la sua comparsa in letteratura. E' anche il secolo che ha più creduto nell'educazione, nell'attività formatrice della filosofia, nel filtro acculturante della sociabilité. Da questo problematico intreccio tra l'irriducibilità dell'esperienza e la necessità di formazione, trae origine la proliferazione di manipolatori romanzeschi (pedagoghi, libertini, pigmalioni, cospiratori) attraverso cui la letteratura riesce ad articolare fiducia e inquietudine, investimento e demistificazione, sperimentando la possibilità di conciliare libertà e costrizione, felicità privata e pubblica - o dichiarando impossibili entrambe le cose.
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