Un fardello di grazia. Le storie del tato e della zia
In questo romanzo, di forte ispirazione autobiografica, la protagonista racconta la storia della propria famiglia divisa a metà tra la follia e la ragione. In particolare si sofferma sul legame che unisce Ida (la zia della protagonista) al figlio Antonio, un legame possessivo e amoroso insieme, che è causa o forse conseguenza del loro squilibrio mentale. Consapevole di quanta irrazionalità ci sia nel mondo ragionevole del babbo, la protagonista attratta da entrambe queste figure, che in casa sembrano coesistere pacificamente, si avvia a diventare depositaria delle loro storie, nel tentativo di trovare nel racconto una mediazione: è la genesi di quella psicoanalisi che eseciterà da adulta.
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