Voci nel sale
"Non sento bruciare il vento / oggi, sulla Marina, di maestro, / quello che sempre fragra / sulle grondaie, strappa i pigolii / (non più rammenti il giorno / che m'invitasti al belvedere?). / L'ho inventato allora, / urlante per dipingere l'aria, / il bianco lassù ch'è pari / del niente, o circa del nulla, / lamina infinita di zinco, / ove anime amiche volteggiano. / Ben poco è durato e l'aria / s'è smossa per sua indocile / tregua fallita, suo visibilio: / a te condusse l'idea d'una / squadratura di rintocchi... / l'ultimo rimase per me." (Valerio Peracchi).
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