La scrittura è nata in Europa? Prehistory knowledge project
Alla scoperta della scrittura sviluppatasi nell'Europa sud-orientale sette millenni orsono, questo libro si snoda come un affascinante diario di viaggio tra villaggetti rurali e 'megalopoli' preistoriche di ventimila abitanti, alle prese con l'emergere del mondo agricolo e con le guerre per il predominio sui giacimenti di sale. Un archeo-tour durante il quale ci si imbatte nel furto del segreto del metallo alla terra, in arterie commerciali lunghe centinaia di chilometri dove il rame dei Balcani veniva scambiato, per esempio, con gli yak del Volga, nella nascita dei villaggi fortificati e del condominio, nel culto degli onorati antenati. E ancora, strane divinità ibride donna-uccello o donna-rana, figurine femminili dalle forme falliche, la scienza sacra dei numeri, scribi-sacerdoti intenti a scrivere per comunicare con gli dei e predire il futuro. Una civiltà antica e ancora misteriosa su cui troneggia il Danubio, fiume Grande Madre che ne ha favorito la nascita e che simboleggia, con il corso sinuoso e la corrente lenta e fremente, il divino femminile allora venerato e il suo amplesso col Cielo. I 'libri' di quel tempo lontano sono in argilla: statuine femminili, sigilli, amuleti, falli, altarini, tavolette, vasi, modellini di tempio, pesi di telaio, rinvenuti in una vasta area compresa fra l'Adriatico, le pianure ungheresi, il Mar Nero, la Grecia settentrionale. E in Italia...
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