Dalle stanze del tempo
Musei pinacoteche archivi biblioteche disegnano le trame attraverso cui le élites intellettuali definiscono storicamente le forme e la rappresentazione dell'identità culturale di un luogo. Le stanze del tempo non sono più semplici involucri, ma "casa di vita" in cui gli oggetti esposti, sciolti da tutte le loro funzioni originarie, sono distribuiti in un nuovo ordine storico appositamente creato. Murolo legge questi percorsi generali attraverso una lente particolare: Vasto, che fin dal 1848 sviluppa un programma autonomo sulla conservazione dei beni culturali, fin'ora unico punto di riferimento conosciuto di tutto il Regno borbonico per la costituzione di un museo pubblico comunale (1849) in assenza di una legislazione nazionale.