Diario di un ebanista
Riproposta in questo volume, la corposa recensione giornalistica di Nicola Galante all'esposizione del mobile di Torino è una preziosa testimonianza saggistica da cui è possibile ricavare la cifra dell'antica formazione artigiana del pittore. Si scopre l'educazione di un giovane "mastro", diventato xilografo, che avrebbe mostrato la capacità di dialogare, attraverso il suo originale primitivismo, con la grande intelligencija italiana dell'epoca, da Medardo Rosso e Ardengo Soffici a Mino Maccari, Piero Gobetti e Carlo Levi, da Felice Castrati a Carlo Carrà e Ottone Rosai, da Alberto Savinio a Edoardo Persico, Giorgio Morandi, Eugenio Montale.
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