Pentametro musicale
In musica nessuno può rubarti ciò che è tuo, tutt'al più imitarti; d'altro canto ciò che non hai non puoi darlo ma neanche fartelo rubare. Ecco dunque l'esigenza di un pentametro musicale, una sorta di vademecum, un metro di cinque distanze fisse con cui misurare il proprio intelletto e su cui meditare. In fondo, un manifesto pensato intorno ad un nuovo modello culturale, ad un novello pensiero che restituisca alla musica e agli artisti il ruolo che è loro proprio: in senso laico, quello di pontefici tra la natura dell'uomo e la natura del suono, tra il mondo delle idee e quello dell'anima, tra quello dell'Armonia e quello dei simboli archetipi, tra le pieghe del tempo perfetto e le crastulæ reliquiarum del ricordo. Un piccolo saggio per tutti perché tutti possano uscire dagli inganni del mistero musicale e finalmente "sentire" meglio e di più.
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