Akrologya
L'uomo, come ogni altro essere vivente si esprime attraverso dei suoni organizzati secondo un'esigenza irrazionale che attribuisce spontaneamente, istintivamente, unitamente all'azione della memoria, un ordine significante. La parola dunque agisce anche nel tempo e con il tempo e dalla fonte originaria si dilegua e si cristallizza fino a sedimentarsi come "roccia" linguistica. Ma da dove proviene quell'esigenza che spinge il suono a significare, a essere l'oggetto nominato, o parte di esso? Si fa strada una nuova teoria del linguaggio: l'akrologhya. La glossolalia diviene così non più un incidente psichiatrico, ma naturale tendenza a liberarsi delle sovrastrutture linguistiche al fine di esprimere liberamente e totalmente il senso trascendente del pensiero umano. È il mezzo con cui si raggiunge la fonte del linguaggio primordiale. Prima che Babele fosse costruita ogni uomo sapeva comprendere ogni altro uomo poiché quell'età era molto più vicina alla fonte, la stessa cui appartiene Adamo che nel suono stesso della parola originaria ancora percepiva l'eco del suono creatore.
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