Cento bullets. Primo colpo. 1.
Quelli come noi che avevano già scoperto "100 Bullets" sapevano di trovarsi alla presenza di un capolavoro di letteratura noir. Gli autori sanno indubbiamente cosa succede nel sottobosco urbano e come vengono condotte le vite in quegli ambienti. "100 Bullets" non ha eroi, solo sopravvissuti lacerati dal tradimento, dal dolore, dalla rabbia e dall'odio. I dialoghi di Azzarello, duri e taglienti come quelli di strada, fanno da contrappunto alle definite illustrazioni di Risso, alle sue evocative caratterizzazioni, alla sua precisa e originale narrazione. Infine le copertine di Dave Johnson hanno la gelida grafica che serve a raffreddare l'inferno d'asfalto che racchiudono. Alcuni hanno bisogno di cento pallottole per fare il loro sporco lavoro, questi tizi fanno centro al primo colpo! (Jim Steranko)
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