Il mio ritratto
"Il mio ritratto" racconta in prima persona la vita intensa e avvincente di una grande fotografa: Margaret Bourke-White. Nata nel 1904 a New York, poco più che ventenne, dopo un breve e burrascoso matrimonio, scopre la sua vocazione: la fotografia. Si trasferisce a Cleveland e realizza splendide fotografie industriali. Nel 1929 partecipa alla nascita della rivista Fortune e per molti anni alterna il lavoro di fotografa pubblicitaria, con studio all'ultimo piano del Chrysler Building completo di alligatori in libertà, ai reportage sul mondo del lavoro. Va tre volte in Russia, comincia a pubblicare libri con le sue foto, conosce lo scrittore Erskine Caldwell e insieme percorrono il sud degli Stati Uniti segnato dalla siccità e dalla povertà. Sua sarà la prima copertina, nel 1936, della rivista più influente dell'epoca, LIFE. Vola in aereo e fa riprese straordinarie; torna in Europa, prima a Berlino, poi a Mosca, durante i bombardamenti sulla città. Fotografa la Seconda guerra mondiale, passa due lunghi periodi sul fronte italiano, torna in Germania con le truppe americane ed entra con loro nel campo di Buchenwald appena liberato. Dopo la guerra è in India, conosce Gandhi e fotografa gli ultimi istanti di vita del Mahatma. Poi il Sud Africa, la Corea e per ultimo la sfida più dura, quella contro il morbo di Parkinson. Morirà nel 1971, all'età di sessantasette anni, al termine di 20 anni di lotta estenuante contro la malattia. "Il mio ritratto" è un libro avvincente e un documento di grande interesse. Svela le tappe che hanno permesso a Margaret Bourke-White d'inventarsi una professione e un'identità a misura dei suoi desideri.
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