L'oppio degli intellettuali
Questo libro rappresenta forse la più penetrante critica agli intellettuali occidentali di sinistra che sia mai stata scritta. A cavallo tra il pamphlet e il saggio di sociologia culturale, da un lato ricostruisce gli argomenti di cui certa intellighenzia si è nutrita nella sua polemica contro la "democrazia capitalista" e ne mostra tutti i punti deboli; dall'altro, analizza le cause di quegli atteggiamenti mediante un esame delle diverse figure e dei ruoli sociali svolti dagli intellettuali e dà una spiegazione sociologica delle ragioni che spingono uomini intelligenti ad adottare idee stupide. Nelle prime due parti del libro, Raymond Aron prende di petto soprattutto i "miti" politici (sinistra, rivoluzione, proletariato) e quella forma di idolatria della storia con cui i maitres a penser "progressisti" hanno giustificato il totalitarismo sovietico e i suoi crimini. L'ultima parte è dedicata ad un esame, tuttora attuale, del ruolo degli intellettuali e del rapporto fra questi e la politica.
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