Demetrio Stratos e il teatro della voce
Il motivo per cui si è scelto di usare la parola "teatro", piuttosto che mantenersi nell'ambito della sperimentazione vocale, è perché l'opera di Stratos travalica i limiti del campo strettamente musicale per spingersi nei territori della performance, dove tutte le istanze vocali messe in gioco diventano assimilabili al gesto che l'attore compie in scena, carico di quel valore espressivo proprio del simbolo, che non ha bisogno della parola per esprimersi. Sarebbe tuttavia limitante anche avvicinarsi all'opera di stratos unicamente attraverso un "filtro" di tipo teatrale. Si è scelto così di ampliare lo sguardo storico-critico all'attività di quei poeti, interpreti e performer che si sono occupati di condurre un'indagine rigorosa sulle possibilità espressive dello strumento-voce, traducendone i risultati in un "tentativo di linguaggio"dove i valori pre-linguistici,fonatori, sonori, rumoristici,connessi con l'apparato vocale vengono rivalutati e inseriti in un vocabolario espressivo rinnovato e messoa disposizione del performer.
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