La città dei tulipani
"La città dei tulipani" di Ingrid Coman è un libro che ad una prima lettura potrebbe apparire sin troppo semplice: la narrazione è fluida e armoniosa, la storia è appassionante e, pur nella finzione romanzesca, vi sono molti spunti di attualità (infatti sullo sfondo troviamo la Kabul devastata dalla guerra in Afghanistan). In realtà l'autrice attraverso questo libro vuole creare un punto di vista privilegiato per chi legge: un piano che vada oltre la letteralità contingente delle parole, in cui si possano cogliere le storie dei personaggi nella loro drammatica singolarità e in cui però si possa andare oltre, fino a vedere come Asillah, Sandro, Shakeela, Daoud, Kevin, Mariam siano legati tra loro, talvolta pur non conoscendosi neppure direttamente. I personaggi sembrano soltanto sfiorarsi in mezzo a questo caotico scenario di guerra, ma è davvero emozionante assistere allo sbocciare di tante storie d'amore, e ciò sembra riflettere la lotta eterna tra Eros e Thanatos. La "città dei tulipani" che dà il titolo al libro è solo un sogno, la si può vedere solo quando ci si trova al confine tra la vita e la morte, come i personaggi di questa storia quotidianamente fanno. Eppure l'amore tra le persone , sembra volerci dire l'autrice, ha la forza anche per trasformare i sogni in realtà, e ne "La città dei tulipani" tutti i personaggi scopriranno o riscopriranno l'amore: questo, per chi legge, non può che essere un segno di speranza.
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