Il bosco veneziano
Il Montello, il bosco proibito fin dal 1471 per volontà del doge Nicolò Tron, resta nella storia della Serenissima il bosco veneziano per antonomasia; così lo individuerà con rabbia il popolo esiliato dei paesi montelliani. La foresta dei grandi roveri sarà bandita alla gente comune, con vessazioni e processi di massa, non solo da Venezia, ma anche dal Regno napoleonico, dall'Austria e, per quasi un trentennio, dai governi dell'Italia Unita. In questo romanzo il protagonista è la famiglia Barro, nello svolgersi di tre generazioni, con Ireno, con Bino e sua moglie Clotilde, e il figlio Teofilo. Quando i Barro saranno costretti a emigrare in Brasile vorranno ricostruire anche nei nomi la terra nativa abbandonata.
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