Il delitto della contessa Onigo
Linda Onigo, contessa trevigliana di religione valdese, viene uccisa l'11 marzo 1903, nel giardino del suo palazzo da Pietro Bianchet. Il romanzo si allarga dalla sfera individuale a quella storico-sociale; riproponendo l'artificio del manoscritto ritrovato, l'autore si avvale di due registri stilistici: uno, realistico, riguarda il delitto storicamente accaduto; l'altro, più psicologico, è dato dal diario del conte Francesco Avogadro degli Azzoni, amico della contessa, che rievoca soprattutto il processo a Bianchet, celebrato a Venezia. Questo libro offre al lettore un suggestivo quadro della provincia veneta tra l'Ottocento e Novecento.
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