La poltrona di midollino
L'autrice in questo libro racconta di una 'famiglia ordinata' degli anni trenta, che è poi la sua, ma capace di trasfigurarsi nel simbolo di un'epoca e di una realtà sociale che non torneranno più. Ci dona il ritratto affettuoso, il quadro veritiero di mentalità e di costume della Milano di quel tempo che, da via Manzoni, dai giardini, dalle scuole di Porta Nuova, si estende agli altri luoghi cari della memoria dell'autrice: Berga, Barzio, Viareggio e il Lido di Venezia. Essi rivivono in una fiaba lontana, visti però con la nitidezza di uno sguardo semplice, prima che si abbatta la catastrofe della seconda guerra mondiale. Il suo è un viaggio nella memoria, reso poi più autentico da personaggi indimenticabili come Dèdo e le domestiche e i barboni.
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