Creoli, meticci, migranti, clandestini e ribelli
Una nuova umanità si affaccia sul teatro del mondo, ancora in gran parte clandestina, migrante e ribelle. A questa umanità e alla sua cultura letteraria l'autore dedica una raccolta di saggi, utilizzando la Letteratura comparata come disciplina politica e come strumento di rivendicazione della parità tra gli individui e i popoli. L'opera si fa colloquio e narrazione: le sue pagine rivendicano speranze, progettano utopie, narrano le storie di una rivolta contro la disparità; le sue voci appartengono a personaggi come Rushdie e Glissant, Retamar e Gordimer, Marquez e Galeano, Wole Soynka e Ngugi wa Thiong'o.
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