Kalahari. Viaggio fra i Boscimani di Namibia, Botswana, Sud Africa
Nella magica terra che giace a Sud dello Zambesi, dove la grande frattura continentale del Rift si arresta di fronte all'immenso tavolato costituito principalmente dal Kalahari, circondato da monti e colline, splendide valli e grandi fiumi, vivono i San, meglio conosciuti come Boscimani, laddove non sono ancora svaniti mescolando il loro sangue a quello dei dominatori di varia etnia o inghiottiti nella boscaglia in cui hanno cercato scampo. Sono costoro, infatti, gli aborigeni dell'Africa meridionale, i più antichi abitanti del subcontinente, del quale conoscono da sempre ogni segreto, a cominciare dalle condizioni imposte dal clima che ha forgiato gli altipiani, dove superfici e cavità sono state, negli ultimi ventimila anni, da loro stessi arricchite dei ricordi della loro vita e dei codici del loro spirito. Tuttora sono continuamente scoperti e documentati nuovi scrigni che custodiscono incisioni o pitture rupestri dell'età della Pietra, tutte d'origine San, nei terreni di un ranch, in un bosco o in un parco protetto, dalla Wild Coast dell'ex Transkei ai kopjies dello Zimbabwe, dalle foreste del Lesotho alle rosse terre del Damaraland, tanto vasto era un tempo il mondo cui apparteneva intimamente, più di chiunque altro, i Boscimani. Il percorso dell'autore si svolge quasi come un racconto di fantascienza nel caos roccioso della valle, dove la Grande Verità è ancora nascosta nella mente di pochi saggi e negli anfratti della faglia che raccolgono le vestigia di altri popoli antichi anche loro misteriosamente avvolti in epiche leggende. Questo libro, pur soffermandosi sui Boscimani che ne sono il filo conduttore (senza la pretesa di svolgere un'analisi completa di questo popolo, che sarebbe troppo ampia) vuole essere - oltre ad un attestato d'amore - uno sguardo su come da sempre, in modo tutt'altro che semplice, uomini diversi si confrontano e si incontrano, tra loro e con la natura, in una parte dell'Africa dalla disarmante varietà.
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