La guerra è stupida
La guerra è stupida: Una donna davanti alla guerra. L'odio contro la guerra intesa come forma estrema di violenza, è per Marise Ferro assoluto. Il libro, di impianto dichiaratamente autobiografico, è strutturato in undici capitoli che sono di fatto altrettanti racconti: i fiori di Londra, la gatta selvatica, la bambina violenta, il bambino che parlava con il diavolo, i quattro poveri ebrei di Amsterdam. Racconti che a loro volta - come in un cerchio che si chiude - si ricostituiscono nel loro insieme in una sorta di romanzo unanimista gremito da una folla di personaggi. Un libro di fatti, di fatti che diventano storie.