Trattato sul leone d'oro
Nella splendida Cina della fine del VII secolo dopo Cristo, Fazang, grande maestro della tradizione buddhista Huayan, è stato convocato a palazzo dall'imperatrice Wu Zetian. Deve spiegare alla sovrana gli arcani del "Sutra della ghirlanda", testo canonico di riferimento della sua scuola. Per sciogliere tutti i dubbi dell'allieva, Fazang ricorre alla statua d'oro di un leone, posta a guardia del palazzo, utilizzandola come metafora. Così, narra la tradizione, sarebbe stato composto il "Trattato del leone d'oro", uno dei grandi classici del pensiero cinese. Un ampio saggio introduttivo chiarisce il contesto sul cui sfondo va letto il "Trattato", dipanando la fitta rete dei presupposti e dei rimandi dottrinali impliciti nel testo di Fazang.
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