La tenera arte del guerriero. Arti marziali, combattimento e spiritualità nell'immaginario contemporaneo
Perché le arti marziali cinesi e giapponesi hanno conquistato tanto spazio nell'immaginario, nel cinema e nella cultura contemporanea occidentali? L'autore sostiene che ciò che è avvenuto non solo e non tanto a causa dell'infatuazione per un certo cinema di cassetta, ma perché il desiderio di perfezionarsi 'combattendo', nella vita di tutti i giorni ancora prima che in una palestra, sono innati in tutti noi. Nella loro essenza, le arti marziali sono non soltanto una splendida forma di combattimento, ma innanzitutto una via per espandere il corpo, lo spirito, la consapevolezza, il carattere. "La Tenera arte del guerriero" azzarda che il prossimo passo nell'evoluzione antropologica può avvenire solo con una sintesi fra guerrieo e principessa, fra samurai e hippy. L'assoluta originalità di Daniele Bolelli sta nel mescolare e nel rivelare la sintonia tra le arti marziali e la psichedelia, il basket e gli indiani d'America, il surf, Nietzsche, "Guerre stellari", la ricerca spirituale e molto altro ancora.
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