Tangentomani
Lunedì 17 febbraio 1992: Mario Chiesa, socialista e presidente del Pio Albergo Trivulzio, un ente di assistenza milanese, finisce in carcere per una tangente di 7 milioni. Venerdì 29 maggio 1992: un camion pieno di documenti - interrogatori, testimonianze, ordini di custodia cautelare, gare d'appalto, rendiconti bancari - arriva a Roma, in Parlamento. Destinatari sono i membri della Giunta per le autorizzazioni a procedere che dovrà decidere della sorte di sei parlamentari finiti sotto accusa.Quei dossier arrivati a Roma sono la prima nitida fotografia di Tangentopoli, una storia di bustarelle e mazzette miliardarie, passate per oltre quindici anni da imprenditori a politici. Di tutti i partiti. Ci sono sotto accusa due socialisti Carlo Tognoli e Paolo Pillitteri, un ex socialdemocratico oggi nel Psi, Renato Massari, un repubblicano, Antonio Del Pennino, un comunista, Gianni Cervetti, un democristiano, Severino Citaristi. Sono stati chiamati in causa da imprenditori piccoli e grandi, da dirigenti politici locali trasformati in cassieri delle tangenti e da faccendieri elevati al rango di amministratori di aziende comunali piccole e grandi.