'94 al cinema
Un anno al cinema nel mondo. Nanni Moretti contro Berlusconi. La censura contro i ragazzi assassini belli, sanguinari, innamorati e scemi di Natural Born Killers. La Cina contro Zhang Yimou di Lanterne rosse. La morte contro i più cari: Massimo Troisi, Derek Jarman. Il mostro Benigni contro tutti. L'Oscar-trionfo di Steven Spielberg, eterno ragazzo fattosi adulto con Schindler's List. La gente torna al cinema, i Maestri spariscono nel dominio dei registi quarantenni, la nave de Lamerica va per mari infidi, e finalmente nuovi linguaggi: Tarantino, Cameron, Stone, i Coen.Lietta Tornabuoni, critico cinematografico della "Stampa" e dell'"Espresso", si ripresenta puntuale all'appuntamento con gli appassionati dello spettacolo meraviglioso. '94 al cinema è un annuario per ripercorrere successi e insuccessi, opere e storie, personaggi e numeri, retroscena e tendenze.Un repertorio per ricordare anche le film-battute della stagione. "Mi sa che mi troverò sempre a mio agio con una minoranza" (Caro diario). "Lei è una persona perbene, grazie a Dio che l'ho licenziata" (Wolf). "Signore del mio Ego, tu sei pura illusione, tu non esisti" (Piccolo Buddha). "L'unica cosa che mi sorprende delle donne è che non facciano le uova" (Mrs. Doubtfire). "Non me la vado a cercare io questa merda, è lei che mi insegue" (Carlito's Way): naturalmente "è l'uovo del tenente Colombo" (Anni 90. Parte seconda).