Storia di remi, di vele e di passione. Il reale circolo canottieri Tevere Remo da Porta Pia al terzo millennio
Un libro con protagonista la più antica associazione sportiva di Roma e una delle più antiche d'Italia, aperta a nuove discipline, animata da vasta e solida cultura tanto da assumere un ruolo preminente negli ultimi anni della Roma pontificia e, a seguire, nella vita della capitale nazionale. Nata nel "Ghetto degli Inglesi" come prima società di ginnastica romana, visse in questa enclave compresa tra Piazza di Spagna e via del Corso, affollata di locande, alberghi, sale da thè e caffè famosi al servizio dei viaggiatori dei Gran Tours, fino a quando l'idea del canottaggio moderno, del tutta nuova a Roma, non fece presa sui fondatori, i due Guglielmi - Guglielmo Grant e Guglielmo Serny, quest'ultimo prematuramente scomparso - e i loro seguaci, spingendoli verso il Tevere. Da quel momento la loro sede passò dall'albergo Londra di piazza di Spagna, che provvisoriamente li aveva ospitati, ad un piccolo chalet, più volte immortalato dal celebre fotografo Giuseppe Felici, eretto su un terreno ricevuto dal Comune per meriti acquisiti verso la popolazione durante l'esondazione del Tevere, ubicato sulla riva sinistra del Fiume attiguo al Vecchio Macello di Piazza del Popolo, con accesso dalla Passeggiata di Ripetta. Un terreno mai abbandonato, nemmeno nei difficili momenti della costruzione dei muraglioni, sul quale tuttora insiste la sede sociale del Sodalizio. Da questa posizione, considerata allora marginale, poi con il tempo divenuta strategica ed una irripetibile testimonianza storica, Grant e i suoi compagni suscitarono crescenti adesioni da parte di tanti che, come loro, nutrivano sentimenti unitari e moderni. In tal modo prese il via la storia della grande associazione cui si è fatto cenno, il Reale Circolo Canottieri Tevere Remo, con i suoi illustri ed autorevoli presidenti, con un corpo sociale coeso e forte di innumerevoli successi sportivi, di iniziative culturali e di un elevato, diffuso prestigio. "Una storia nella storia" dunque, rappresentata nelle pagine del volume e nelle molte immagini che le accompagnano.