Per l'autogoverno della società civile. La politica che c'è ha bisogno di una sola cosa: la politica che non c'è
La crisi del Capitalismo che stiamo vivendo e che sta segnando negativamente e profondamente la nostra esperienza, è crisi di lungo periodo e investe tutta la realtà. Il suo superamento diventa un compito inderogabile e urgente in quanto i suoi imperativi, le sue regole, la sua stessa natura si sono mostrate incompatibili con la conservazione della vita e minacciano, oltre alle basi naturali di quest'ultima, la possibilità di caricarla di un senso comprensibile. Il Capitalismo non regge più la sfida della storia ovvero quella che è stata, di fatto, la sua "religione", una ideologia con cui ha ottenuto il consenso e ha sottomesso le masse: la coincidenza tra interessi privati (del capitale) e interessi pubblici (di ognuno di noi). La crisi esprime e sottende, soprattutto, la necessità urgente di ricercare un "orizzonte di senso" che si apra all'esigenza di emancipazione, di autonomia e di reale libertà. Non è, dunque, che il processo attraverso il quale una nuova forma di vita sociale preme per venire alla luce. Con un saggio di Paolo Maddalena.
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