Sociologia digitale. Introduzione critica
Libro rivolto agli studenti di sociologia digitale e riflessione critica sulla società connotata e assorbita dalla tecnica digitale. Logos e tecnica iniziano a porsi quale interrogativo con i greci e continuano, oggi soprattutto, a interagire e a scontrarsi attorno alla domanda: chi dà senso all'agire umano e al dominio del mondo? Misura, calcolo, tecnologia, comunicazione si confrontano con la capacità e l'incapacità degli uomini di essere e di dare senso alla realtà, alla relazione, alla costruzione e al governo del mondo. La politica digitale, la Smart City, l'Industria 4.0, i Social Network fanno digitale la società e l'uomo, e rendono acuta la domanda di significato. Tecnica, Logos, linguaggio analogico, digitale e dimensione 'quantum' conformano noi e il nostro mondo, la comunicazione e ci rinviano alle letture alternative della materia, particolarmente a quelle della fisica quantistica che disegnerà gli universi, i nuovi logos e le tecniche. Nel frattempo, i libri di B. Lupton e N. Couldry affermano che il mondo è digitale. Alcuni assicurano che i Big Data elaborati ci consegnano altri significati della realtà. Il rapporto tra fenomeni e senso assumerà forme inattese e sinora ignote? Altro interrogativo: il potere degli elaboratori quantistici rivelerà un significato della realtà sinora precluso agli umani? È come se fossimo sospinti a riprendere l'insuperabile mistero della tragedia scandagliato da F. Nietzsche come unico motore del mondo, di per sé privo di senso. A rimanere è l'aspirazione, la "Wille zur Macht" dell'Oltreuomo che non è affatto garanzia di senso; forse aspirazione. Oppure, si tratta semplicemente dell'inarrestabile invasività della tecnica di cui parla Martin Heidegger, nel suo saggio "Sulla tecnica" (1954) e che egli riassume nell'intervista a "Der Spiegel" (1966) con l'affermazione: `Dall'invasività della tecnica ormai solo un dio ci può salvare'. La fisica, ovvero la logica e la digitalizzazione, ci pongono di fronte a questo quadro di interrogativi volti a sondare soprattutto chi sia in grado di dare significato alla realtà.