Le origini dello stato sociale in Italia. La normativa in materia dal 1920 al 1940
Quando è nato lo Stato sociale in Italia? Difficile stabilirlo con esattezza considerato che per esso si intende il coacervo di disposizioni normative mirate alla creazione di garanzie e protezioni per i lavoratori. Con questa opera pensata e realizzata da consulenti del lavoro, appassionati ed esperti della materia, si è inteso raccogliere ed esporre con sistematicità tutte le norme che si sono accavallate nel tempo e che trovano nel periodo che va dal 1920 al 1940 una fase di particolare incisività e resilienza, tanto da esplicare la propria efficacia tutt'oggi. Dalla Carta del Lavoro, vero manifesto politico sul lavoro e fonte di ogni intervento legislativo del periodo, ai diritti sociali e del lavoro senza tralasciare l'organizzazione dello stato corporativo, i rapporti di lavoro e la legislazione sociale. Questo il sentiero che il lettore percorre in un excursus, dove si coglie l'azione riformatrice volta ad un sostanziale riconoscimento sociale e morale del lavoro. Ponendo sullo stesso piano il lavoro intellettuale e quello manuale e riavvicinando le classi dei produttori, fonde gli opposti interessi nell'unico e supremo interesse della nazione. La presente analisi ripercorre gli interventi dell'epoca in materia di lavoro, offrendo al lettore qualche riferimento ed approfondimento in più su istituti che hanno segnato una conquista di molti diritti in materia di lavoro e legislazione sociale ma che, probabilmente, passano in secondo piano a causa del periodo storico in cui sono nati. Prefazione di Vincenzo Scotti.
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