I fiduciary duties nel quadro delle scalate ostili. L'esperienza statunitense tra criticità, prospettive e circolazione del modello
La posizione degli amministratori di una società quotata in pendenza di OPA ostile - leggasi: a essi sgradita - sfugge in parte alla riconduzione nell'ambito delle categorie tipiche del diritto civile (e, in specie, alla consecutio tra doveri del mandatario, conflitto di interessi, responsabilità), nel senso che una simile lettura, pur consentendo l'applicazione di una serie di normi e principi sostanzialmente uniformi, non ne coglie alcuni profili significativi. Al di fuori dei casi di interesse precipuo rispetto a un determinato esito dell'operazione, i quali possono liquidarsi come eventuali violazioni del dovere di lealtà, emerge infatti in capo al target's board una funzione di intermediazione nella contrattazione tra acquirente e venditore della partecipazione societaria che difficilmente può ricondursi all'interno della delega gestoria sottesa al rapporto fiduciario e che, per certi versi, può risultare riduttivo risolvere semplicemente riparametrando i confini dell'interesse sociale. In questo senso, l'ordinamento statunitense costituisce un essenziale terreno di indagine per almeno due ordini di ragioni: innanzitutto la struttura manageriale della moderna corporation, fondata sulla separazione tra proprietà e controllo, porta al limite le tensioni di corporate govemance e gli agency costs nei rapporti tra soci e amministratori; in secondo luogo, la matrice prettamente giurisprudenziale della disciplina dei fiduciary duties e della takeover defense ha favorito negli U.S.A. la proliferazione di numerose ed eterogenee tattiche difensive. Dopo una necessaria premessa - comparatistica - sul tema generale del conflitto di interessi nei trasferimenti del controllo e un focus sui fiduciary duties, il lavoro si concentra dapprima sulla struttura operativa delle tattiche difensive e poi sulla definizione del relativo perimetro di legittimità, affiancando all'elaborazione giurisprudenziale elementi di diritto positivo e riscontri dottrinali. Alle conclusioni è affidato, poi, il compito di riassumere criticità e prospettive dell'esperienza statunitense nell'ottica della circolazione del modello. Introduzione di Oreste Cagnasso.
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