Modi indefiniti

Modi indefiniti

Il titolo programmatico di questa seconda raccolta di Federica Gallotta, mutuato dal linguaggio della grammatica, accompagna alla lettura di un libro composto da una moltitudine di visioni quotidiane, in cui la lirica è pregna di ironia, di sguardo lucido e mai del tutto quieto, aperto alle contraddizioni dell'esperienza. Sono i "modi indefiniti", i modi verbali che non hanno, come scrive Gabriella Sica nella prefazione, «tempi né generi, e indicano più che una persona un movimento o un gesto, e lo stesso modo indefinito spersonalizza la persona, mette un po' da parte l'io, lo scansa, lo scardina».
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Recensione del libro fornita da lottavo.it

Di Anita Mancia

Questo delicato e nitido volumetto ospita la raccolta di poesie Modi indefiniti di Federica Gallotta. Raccomando di leggere la bella e chiara prefazione che spiega il senso del titolo: «All’inizio c’era il verbo ma per lei, ad essere precisi, ci sono solo “i modi indefiniti” del verbo, che nella lingua italiana sono l’infinito, il participio e il gerundio. Modi che non hanno tempi né generi, e indicano più che una persona un movimento o un gesto, e lo stesso modo indefinito, spersonalizza la persona...

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