La sola ragione di vivere. D'Annunzio, la Carta del Carnaro e l'Esercito Liberatore
Cento anni fa, l'impresa di Fiume sconvolgeva il mondo. Furono sedici mesi d'eresia, di laboratori politici, di festa e - soprattutto - d'italianità. Tutto fu ambito, tutto fu tentato. Di quella esperienza incredibile, oltre alla memoria, rimane viva la sua Costituzione: quella Carta del Carnaro da più parti definita "la più bella costituzione del mondo", scritta dal sindacalista rivoluzionario Alceste De Ambris e resa poesia da Gabriele D'Annunzio. Meno noto - ma altrettanto interessante - è l'Ordinamento dell'Esercito Liberatore, con la sua meravigliosa e sconosciuta introduzione dal titolo "La fiamma intelligente". Oltre a questi testi - capaci di restituire l'esatta fotografia di una stagione rivoluzionaria senza precedenti - è presente il discorso della "Riconciliazione", pronunciato da D'Annunzio il 2 gennaio 1921 presso il cimitero di Cosala, dopo il Natale di Sangue e la fine dell'impresa fiumana. Il libro presenta inoltre alcuni saggi critici, scritti per l'occasione da esperti dell'argomento e accompagnati da fotografie.