La pragmatica musicale nella liturgia dopo il Concilio Vaticano II. Cum musica fit sacra
Molto probabilmente, la presenza della musica nella liturgia potrebbe sembrare ai non addetti ai lavori quasi un fatto scontato tanto da non richiedere approfondimenti o momenti di riflessione. Invece, la questione della musica per la liturgia è una di quelle più dibattute di tutti i tempi. Le problematicità sono molteplici e le riflessioni esposte dai vari pensatori che si sono occupati di questo tema non sempre aiutano a mettere ordine, anzi talvolta possono aumentare le perplessità. L'autore, nel suo lavoro, passa in rassegna le varie teorie esposte nel corso del tempo da studiosi di grande rilievo cercando in tal modo di aiutare a comprendere come la presenza della musica nella liturgia non sia qualcosa di scontato o, come alcuni pensano, un di più rispetto alla liturgia stessa, ma ne è parte integrante, mezzo attraverso il quale l'assemblea dei fedeli partecipa al rito sacro in modo sacramentale. Cantare e suonare strumenti non è un fatto meccanico, ma è esso stesso incontro con Dio. Quale musica? Quali difficoltà si incontrano nel quotidiano? Cosa può essere definito sacro e cosa no? Bisogna dare delle linee guida o si rischia in questo modo di cadere in una fissità che non permette di adeguarsi alle esigenze dei partecipanti ai riti sacri? Gli interrogativi sono molteplici. Edoardo Marengo, in modo puntuale e preciso, ci espone passo dopo passo le tesi più importanti riguardo questo complesso argomento, ma anche le questioni pratiche che affrontano coloro che in una diocesi si occupano in prima persona della musica nella liturgia. Prefazione Roberto Tagliaferri.
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