Bianco
«È Bianco di Cecilia De Marchi Moyano il fenomeno di un colore come tutti gli altri? È un elemento della sua strumentazione compositiva? È soltanto una "tavola" - come il testo sembra suggerire sin dalle prime righe - o è anche il risultato di un innesto prodottosi sulla "tavolozza" dell'autrice, che anticipa e predispone quel complesso atto pittografico che usiamo chiamare, per brevità, con il nome di scrittura? A questi interrogativi che interpellano colei che si propone di rispondere, pagina dopo pagina, con brevità certamente deliberata e programmatica, realizzando materialmente quell'atto - "perché tutto abbia un senso, compia un destino" - l'empatia del lettore è chiamata per lo meno a corrispondere: come "un reclamo, un obbligo, un promemoria di quanto ci resta da dire".» (Claudio Cinti)