Tra vento e vertigine

Tra vento e vertigine

Con il suo racconto Steph ci coinvolge nell’intima ricerca di un precario equilibrio tra la voglia di indipendenza, il bisogno di stabilità, la bruciante ambizione e la fragilità dei sentimenti, affrontando temi universali come amore, amicizia e crescita personale. Steph Davis è una donna che rischia, segue il proprio istinto, prende decisioni senza pensarci troppo e senza mai voltarsi indietro. Poco dopo aver messo l’imbrago per la prima volta, abbandona tutto, una rispettabile carriera universitaria e un potenziale futuro come pianista, per dedicarsi anima e corpo all’arrampicata libera, vivendo nella vecchia auto familiare presa a prestito dalla nonna insieme a Fletcher, l’inseparabile compagna a quattro zampe. È stata la prima donna a salire in libera la maestosa Salathè Wall su El Capitan nella Yosemite Valley e la prima donna a raggiungere la cima della Torre Egger. Oggi Steph è una delle scalatrici più complete al mondo con numerose prime ascensioni, oltre che in Patagonia, anche in Pakistan, sull’Isola di Baffin e in Kirghizistan; oltre a scalare le pareti ha imparato a lasciarle in volo, divenendo una forte base jumper con tanto di tuta alare. Avvocato, vegana e con ben tre matrimoni sulle spalle, Steph in questo libro ci offre una personalissima chiave di lettura della sua carriera alpinistica. Attraverso il viaggio di una giovane scalatrice che vuol vivere una vita fatta d’avventura, andremo in Patagonia, dove sopporteremo settimane di pioggia, vento, neve e grandine nella speranza di una finestra di bel tempo, oppure nella sua casa di Moab, mentre la relazione con l’uomo che diverrà suo marito traballa sotto la spinta centrifuga di una vita sempre al limite, in continuo movimento a caccia di nuove sfide.
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