600 giorni nel campo Kz Dora Mittelbau. L'esperienza vissuta da Gianni Araldi internato militare e uomo di pace
Questo volume raccoglie il racconto del caporal Maggiore Giovanni Araldi (Gianni) deportato al campo KZ Dora per aver rifiutato di aderire alla Repubblica Sociale Italiana. Gianni è sopravvissuto al campo KZ Mittelbau-Dora, nel cui tunnel venivano costruiti i missili V1 e V2. Lì Gianni visse il lavoro forzato, la fame, la tortura, vide la morte di tanti compagni, ma sperimentò anche la solidarietà fra commilitoni, l'amicizia fino al sacrificio personale per il bene dell'altro, la speranza comune di uscirne vivi. La cronaca è accompagnata da documenti originali trafugati dal Campo, a rischio della vita, e portati in Italia dopo la liberazione. Quello che più sorprende è che il racconto di ingiustizie subite, di azioni disumane contro altri uomini, non generano, in Gianni e in tanti suoi amici sopravvissuti, odio, intolleranza o desiderio di vendetta, ma al contrario fanno maturare un giudizio di valore sull'uomo e sul significato della vita, fino a giungere al perdono. Molte vittime hanno saputo perdonare ed il messaggio ai figli e nipoti è stato da loro riassunto nel motto "Perdonare e non dimenticare".
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