Betulla spoglia
L'ufficiale Aurelio Riondino, reduce dalla campagna d'Africa del 1889, è in realtà un artista sublime più incline alle cose dell'arte che ai doveri verso le Forze Armate. Tornato in Patria, degradato, sta per sposare Clotilde, con la quale condivide da anni la passione per la musica e insieme sognano di girare l'Europa. Le nozze sono rinviate per l'ennesima volta perché il padre di lei, un aristocratico milanese, pretende che il futuro genero recuperi i gradi Capitano dell'esercito, prima di sposare la figlia. Gli tocca la missione di un anno al presidio militare di una città del Sud Italia. Aurelio accetta solo per amore di Clotilde, che però non fa nulla per contrastare la volontà del padre. Sarà un distacco doloroso e insopportabile per le continue privazioni sia affettive che artistiche; anche per questo sarà facile preda di un raggiro ben orchestrato che lo porterà a conoscere Nuzzella: ragazza dal fascino misterioso, la cui vita dai risvolti picareschi eserciterà su di lui un richiamo irresistibile. Presto si disamora di Clotilde e di tutto quanto aveva amato e coltivato con passione. Si lascerà immergere in una realtà sociale di cui, nel racconto narrato in prima persona, si avverte il palpito della vita quotidiana di un Paese ancora disgregato e di un Sud arretrato e miserevole, pieno di speranze e di contraddizioni, con drammi interiori e intrighi, grandi ambizioni e meschinità. Non solo storia d'amore, tradimento e rovina; ma singolare affresco di vita sociale dai risvolti inaspettati.
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