Cabina da spiaggia. Luigi Cosenza alla VI Triennale di Milano 1936
Cabina da spiaggia. Luigi Cosenza alla VI Triennale di Milano 1936: Luigi Cosenza, all'età di 31 anni, durante l'importante e proficuo sodalizio con Bernard Rudofsky, disegna e costruisce una piccola opera d'architettura, una cabina da spiaggia. Collaudata sulla spiaggia di Mergellina, e poi esposta nei giardini della Triennale di Milano nel 1936, l'effimera costruzione ribalta i canoni morfologici consolidati delle tradizionali cabine da spiaggia inserendosi nel filone di ricerca progettuale individuale di Cosenza sul rinnovamento in senso "moderno" del linguaggio architettonico in cui gli elementi della composizione sono rivisitati e riutilizzati alla luce delle nuove tecnologie e sulla base dei temi rivoluzionari corbusiani. Linea teorica parallela, ma rivolta nella stessa direzione, a quella portata avanti nello stesso periodo nelle elaborazioni dialettiche con l'amico viennese privilegiando l'analisi della casa "anonima" delle coste della baia di Napoli. La Cabina porta in sé, come un gene, la codificazione dei principi fondativi e delle categorie primarie sulle quali Luigi Cosenza fonderà l'intera sua opera, un progetto culturale perseguito con l'estrema coerenza, l'intransigenza e quella lucida determinazione che ne contraddistinguono la personalità. Appare evidente in quest'opera il rimando alla capanna protostorica a cui Cosenza mira non con l'obiettivo di ricercare l'archetipo architettonico - la "forma" primaria e primigenia - bensì i valori fondamentali delle costruzioni realizzate dall'uomo, autonomamente e secondo le sue forze produttive, per soddisfare le proprie aspirazioni di membro di una società non ancora involuta. La ca
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa