Pittura tra Malta e Napoli nel segno del barocco. Da Raimondo il «Maltese» a Bernardo De Dominici
L'opera raccoglie una messe di informazioni sul linguaggio pittorico barocco tra Malta e Napoli in un arco cronologico di circa cento anni (1650-1750), caratterizzato da uno scenario denso e complesso, di non facile definizione per diversità di accenti, incroci e sovrapposizioni di correnti artistiche. Un punto chiave della disamina riguarda l'ambiente storico-culturale dell'"isola dei Cavalieri", dove notevole influenza rivestono sia le grandi commissioni ecclesiastiche e laiche, sia le ricche collezioni dell'Ordine Gerosolimitano che abbondano di inestimabili quadri d'autore. Vengono approfondite le dimensioni conoscitive e le modalità di espansione di alcuni modelli figurativi sacri di celebri maestri italiani e stranieri dell'epoca che, per una certa peculiarità stilistica, sono messi in rapporto ai principali filoni pittorici di La Valletta e a quelli "importati" da diverse aree del Meridione d'Italia.
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