Manuale di sismografia storica. Lunigiana e Garfagnana
La previsione dei terremoti e la prevenzione dei loro effetti sono attualmente fondate su dati macrosismici, dedotti in gran parte dalle notizie di eventi tellurici raccolte e organizzate dalla sismologia storica. In conformità di tali dati è redatta la mappa sismica del territorio nazionale, che assegna ad ogni comune un indice di rischio. I limiti di tale mappa sono noti. Le dimensioni dei comuni sono molto diverse e, all'interno dei singoli territori comunali, il comportamento sismico dei terreni e degli edifici può variare anche nel raggio di poche centinaia di metri, come viene dimostrato nel presente studio. La macrosismica non è però in grado di affinare ulteriormente i suoi dati, i quali restano ben lontani dai valori di scala su cui lavora l'ingegneria sismica. Conseguentemente, per la messa in sicurezza dell'edificato di nuova costruzione, si tende a generalizzare e sovrastimare il rischio sismico, con un aggravio di costi superfluo. Per l'edificato esistente, il cui comportamento viene considerato ancora più complesso da valutare in mancanza di specifiche perizie, i sovraccosti si sommano fino a scoraggiare qualunque tipo di intervento, inclusa l'ordinaria manutenzione. La sismografia storica, di cui si presentano i connotati nel presente manuale, segue un percorso inverso rispetto a quello tradizionale della sismologia storica. Essa assume infatti come fonte primaria le caratteristiche e il comportamento dell'edificato nelle aree esposte a rischio sismico, interpretando analiticamente ogni edificio come se fosse il sismogramma di se stesso. I dati che essa raccoglie riguardano il vissuto dell'edificato esistente e sono traducibili direttamente a scala di progetto. Si colma così il divario tra macrosismica e ingegneria sismica. Si pongono anche le basi per la redazione di normative locali, che tengano conto delle molteplici tipologie del costruito. Poiché la sismografia storica si basa su fonti materiali, è stata scelta un'area campione (Lunigiana e Garfagnana, Toscana settentrionale), dove la sismicità è endemica. Il volume raccoglie l'esperienza di quindici anni di verifiche in situ. Contiene una sintesi teorica e 25 schede; è corredato da un DVD con animazioni, contributi monografici, documenti di archivio e un data base di oltre 2000 immagini fotografiche originali ad alta definizione, riprese fra il 1972 e il 2002 in tutti gli abitati dell'area considerata (incluso il paese sommerso di Fabbriche di Careggine). Uno strumento molto utile per l'ingegneria sismica, per il restauro architettonico in aree esposte a rischio sismico, per gli enti territoriali.
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