Marinellia Pirelli. Ombra luce

La casa di Biumo è piena di arte con luce e colore. Le stanze di Flavin con la luce colorata che trasforma un'inerte lampada industriale in un'emissione di energia luminosa che ci trasporta in un altro mondo, le stanze di Turrell, che si aprono verso il cielo infinito, ci fanno sentire in un modo diverso l'entità che è sempre sopra di noi, ma quasi ignoriamo cosa vuol dire. Altri artisti hanno esplorato l'universo senza fine del colore. Aprono una nuova serie di esperienze che non cessano di sorprendere chi continua a vederle. Era quindi naturale, che a una già ricca documentazione in questa materia si aggiungesse quella di un'artista, Marinellia Pirelli, rimasta per lungo tempo nell'ombra e non conosciuta per i suoi meriti. Il suo lavoro dimostra come un'operazione apparentemente semplice si amplifichi in innumerevoli possibilità quando si vuole approfondire i suoi contenuti. E' interessante constatare come queste opere hanno una presa sulla nostra sensibilità più istintiva, forse per questa ragione ignorata da chi crede di sapere. In realtà, il risultato è ottenuto con una tecnologia semplice e complessa nello stesso tempo. Si scoprono nuove possibilità espressive quando si dedica molto tempo per trovare il modo per ottenere il risultato desiderato. Infatti, anche alcuni più recenti lavori, dove viene usata la diffrazione della luce, sono il risultato di ricerche iniziate molti anni fa. Questa mostra è un contributo per aprire la mente alla conoscenza di fenomeni elementari ma fondamentali come il colore e la luce che sono sempre stati subordinati ad altri aspetti della realtà ritenuti più importanti. (Dalla Prefazione)