Masaccio e le origini del Rinascimento

Masaccio e le origini del Rinascimento

Una mostra emozionante questa di San Giovanni Valdarno, che si apre emblematicamente con i due Crocifissi lignei di Brunelleschi e Donatello e che raccoglie alcuni fra i più importanti dipinti della prima metà del XV secolo provenienti dalle maggiori gallerie d'Europa e d'America. L'esposizione "Masaccio e le origini del Rinascimento" ci accompagna verso la conclusione dell'anno dedicato alle Celebrazioni del VI Centenario della nascita di questo grande artista toscano che in soli sette anni di attività ha innovato la pittura del suo tempo e lanciato un messaggio artistico che appare ancora oggi intatto per la sua indiscussa attualità. E' stato, questo, un anno denso di avvenimenti, studi, realizzazioni permanenti e allestimenti temporanei che hanno interessato storici dell'arte, scienziati, tecnici , restauratori, cittadini e visitatori di tutte le età. Masaccio non aveva bisogno di celebrazioni speciali per essere oggetto di approfondimenti o di divulgazione, ma certo possiamo dire che quest'anno ha costituito l'occasione per meglio indagare e per conoscere la personalità di questo grande rivoluzionario pittore. Le opere di Masaccio restano, infatti, pietre miliari della storia mondiale dell'arte: il suo modo 'naturale' di lasciarsi alle spalle le accattivanti dolcezze gotiche e il decorativismo della pittura trecentesca affermate in quel tempo da maestri come Gentile da Fabriano, per rapportarsi ai fermenti culturali emergenti incarnati da Ghiberti, Donatello e Brunelleschi, che andavano proponendo nuove tecniche legate alla prospettiva e allo stiacciato prospettico.(Dall'introduzione di Mariella Zoppi). Con la collaborazione di Laura Cavazzini e Aldo Galli.
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