Lingue d'Europa. La pluralità linguistica dei Paesi europei fra passato e presente
Baschi e Ceceni, Corsi e Kosovari, ma anche Lapponi e Aromuni, Ruteni e Aranesi, e poi, in Italia, Walser e Tirolesi, Tabarchini e Arberesh... le minoranze d'Europa come tessuto connettivo del continente o elementi di frattura di una già labile identità comune? La storia ci insegna che nessun Paese è stato ed è esente da fenomeni di plurilinguismo, spesso associati all'emergere di rivendicazioni etnico-politiche, e al tempo stesso che la mancata tutela della "diversità" culturale e idiomatica rischia di incrinare il corretto esercizio della democrazia. Questo volume è unico nel suo genere nel panorama editoriale italiano: partendo dai concetti fondamentali di etnia, nazione e appartenenza linguistica, spiegati nell'introduzione, disegna una "mappatura" glottopolitica del mosaico dei Paesi europei, organizzata in una serie di schede che, dopo averne riassunto la genesi storico-politica, descrivono la situazione linguistica di ogni Stato a cominciare dal ruolo della lingua ufficiale per passare poi alle realtà minoritarie, sinteticamente esaminate nella loro dislocazione, nella storia, nelle tradizioni culturali, nei rapporti con lo Stato egemone. La sezione relativa all'Italia si compone di trattazioni dedicate alle singole regioni, offrendo una più ampia disamina dei particolarismi linguistico-culturali e degli aspetti legislativi a tutela delle minoranze linguistiche, ed evidenziando i numerosi problemi irrisolti, legati in particolare alla valorizzazione dei patrimoni dialettali e alle spinte regionaliste che a essi si collegano. Nel caso di alcuni Paesi esterni all'Unione (ma anche di Stati di recente ammissione) cambiano talvolta la percezione del concetto stesso di minoranza linguistica, le modalità di insediamento e le relazioni con gli Stati di appartenenza: si rivela quindi opportuna, per comprendere la presenza di frange di popolazione allogena, anche una ricostruzione dettagliata dei mutamenti territoriali dell'ultimo secolo. Tutti gli scenari descritti vengono infine visualizzati nelle cartine poste a corredo del volume. Il libro si propone quindi come una sorta di manuale per studiosi e interessati all'argomento, che troveranno nella ricchezza dei dati e nell'ampiezza del disegno la chiara descrizione di come dal metabolismo della storia emerga la fisionomia etnico-linguistica dell'Europa di oggi.