Signor Han (Il)
Guerra di Corea: il destino di un Paese che verrà tragicamente spaccato in due. Vittima della brutalità degli eventi, della crudeltà umana. Gli scontri sono appena iniziati e il dottor Han, accusato di scarsa partecipazione alla politica dal regime comunista, è costretto a fuggire dal Nord al Sud, dove invece viene sospettato di spionaggio. Le conseguenze politiche, emotive e morali della divisione del Paese si ripercuotono anche sulle vicende umane del dottor Han, che si pone, sempre e sotto qualunque regime, un unico scopo: soccorrere i malati, aiutare chi ha bisogno e non soggiacere alle imposizioni, cercando di non farsi travolgere dalla sporca guerra. C'è lo strazio di una famiglia separata dalla divisione disumana della Corea, e la figura umile ma forte del dottor Han sorretto dall'incrollabile fede nei suoi ideali. Fra tradimenti, menzogne, fughe, sciacallaggi, cinica lucidità. C'è la patetica bellezza del personaggio, un candido, irriducibile prigioniero dentro l'ingranaggio della storia.
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