Mondo senza paura (Un)
Questo è il libro di un giudice coraggioso ma anche il messaggio di un padre ai suoi tre figli e ai giovani del mondo, per affidare loro un sogno: quello di una umanità restituita alla dignità e alla giustizia. Garzón ci parla della sua infanzia nell'Andalusia contadina e di uno zio che gli raccontò della guerra civile, delle ingiustizie e delle sofferenze, storie che si impressero nella sua memoria di bambino e che contribuirono a formare la sua vocazione di uomo di legge. Poi gli studi a Siviglia, la dittatura franchista, la partecipazione alle lotte studentesche, gli scontri con la polizia. Ma l'autore descrive soprattutto il mondo di oggi attraverso i grandi fatti di cui è stato protagonista, con critiche, riflessioni e proposte sulle difficili questioni della legalità nel mondo: su tutte, quella delle Corti Penali Internazionali per giudicare i crimini di guerra, mai riconosciute dagli Stati Uniti che non accettano alcun limite legale alla loro politica estera. Su tutto ciò Garzón è chiaro e competente e non teme di schierarsi contro i poteri forti. Critica pesantemente l'amministrazione Bush per una guerra illegale (Iraq), per l'uso della tortura (Abu Graib) e per la violazione dei diritti umani (Guantanamo). E racconta le azioni giudiziarie che l'hanno reso oggi il magistrato più famoso del mondo: dall'arresto di Pinochet alla lotta contro il terrorismo basco, dal processo a Berlusconi alle indagini attuali sul terrorismo di matrice islamica. Questo libro è anche un appello agli indifferenti, ai quali chiede di essere attivi, di mantenere uno spirito critico nei confronti della politica e dei mezzi di informazione e indica alcune strade per passare dallo smarrimento alla speranza di costruire un mondo senza paura.