Inquilini di Moonbloom (Gli)
Norman Moonbloom è un perdente, un tagliato fuori senza nessun talento particolare. Suo fratello, proprietario e amministratore di alcuni palazzi cadenti, decide di concedergli una possibilità e lo assume con l'incarico di riscuotere gli affitti degli immobili che possiede a Manhattan. Nei suoi giri, nelle infinite peregrinazioni tra gli appartamenti, Moonbloom si confronta con un'enorme varietà di tipi umani, una razza urbana splendidamente descritta. C'è un musicista jazz omosessuale che arrotonda le sue entrate facendo il gigolo, un sopravvissuto all'Olocausto e un brillante scrittore di colore, modellato sulla figura di James Baldwin. Moonbloom raccoglie e assorbe i loro pianti, le loro lacrime, le loro disperate grida di aiuto, li allevia dal dolore degli abusi subiti, impara a conoscere le loro ansie e i loro desideri. Moonbloom diventa il loro confidente, lentamente si lascia trascinare in una lotta disperata, nel tentativo folle di migliorare le loro vite per salvare la propria. Il tour de force del delicato protagonista è un ininterrotto saggio della bravura di Wallant, un capolavoro dimenticato degli anni Sessanta, opera di una delle voci più notevoli e meno fortunate del secolo scorso, un sodale di Roth cui solo la scomparsa in giovanissima età ha negato la vera gloria. Questa edizione de "Gli inquilini di Moonbloom", finora inedito in Italia, è arricchita da una lucida e ispirata introduzione di Dave Eggers, autore di due meravigliosi romanzi e faro della nuova letteratura americana.