Verità bugiarda (La)
Maggio 2004: un giovane traduttore italotedesco prende in affitto un bilocale in una villa milanese, dove vivono personaggi che nascondono tutti un segreto... come lui stesso, forse. E poco lontano, presso i binari della ferrovia, c'è un prato nel quale sono stati commessi due orribili delitti. Il classico marchio di fabbrica di Montanari (un intreccio avvincente che inchioda il lettore, e al tempo stesso indaga a fondo un ambiente e le sue contraddizioni) si sposa in questo romanzo con un orizzonte ampio e rivelatore. Nella vicenda di Chris, che si addentra come un esploratore in una Milano enigmatica e fascinosa, percorsa da una trama terroristica che esploderà in un omicidio politico epocale, c'è spazio per raccontare le disillusioni di una generazione di venti-trentenni costretti a vivere sentimenti precari, lavori provvisori, rapporti familiari allo sfascio. Ma alla fine la storia riserverà un ultimo doppio brivido inatteso, e i protagonisti riusciranno a inventarsi, sulle macerie di ciò che hanno perduto, un modo nuovo, sorprendente e fantasioso, per scommettere sul proprio futuro. E su quello di tutti.