Sfida interrotta. Le idee di Enrico Berlinguer (La)
Sono passati vent'anni dall'agonia, dalla morte, dai funerali di Enrico Berlinguer. In quei giorni l'Italia restò sospesa. E la morte di Berlinguer fu causa di dolore non solo per chi condivideva le sue idee, ma anche per chi le avversava. Questo libro racconta le ragioni di quel dolore collettivo, ma soprattutto cerca di restituire ciò che di esemplare, unico, valido ancora e soprattutto oggi, resta dell'eredità politica del segretario del Partito comunista italiano. "Credo sia utile ritrovare oggi le idee di Enrico Berlinguer, ritornare alle ragioni della sua fatica, alla tensione della sua ricerca. Su quel palco di Padova la sua sfida si interruppe." Il modo migliore per dare testimonianza di quella sfida - promuovere una nuova funzione 'alta' della politica e un nuovo cambiamento nel suo partito - è apparso a Walter Veltroni quello di ricostruire gli elementi di 'rottura' politica e culturale introdotti da Berlinguer nella tradizione del Pci. Fino a trasformarlo, alla metà degli anni Settanta, nel partito al quale guardava la maggior parte della gente progressista e di sinistra di questo Paese. Attraverso un percorso politico ricercato su interviste, articoli, relazioni e interventi pubblici - dai quali Veltroni ha volutamente estratto le 'accelerazioni' che dessero testimonianza del Berlinguer riformatore - si sviluppano i grandi temi del pensiero di Enrico Berlinguer: le donne, i giovani, la pace e il governo mondiale, l'incontro con i cattolici e la pericolosa trasformazione del Psi, i mass media, l'austerità e la questione morale, l'intuizione, così profetica, che la frontiera della sinistra è la capacità di far coesistere innovazione e democrazia. La radicalità delle svolte che voleva produrre lo portò, spesso, a prudenze o anche a colpi di freno, perché voleva convincere la maggior parte del suo mondo. L'incontro tra Veltroni e il protagonista del suo libro è avvenuto molti anni fa. "Cercavo un luogo della politica dove si potessero difendere le ragioni dei più deboli, dove ci si potesse battere per conquistare diritti civili e di libertà, dove si potessero affermare quei valori di solidarietà e di giustizia sociale nei quali credevo. Quel luogo, allora, era il Pci di Berlinguer." Oggi la sua testimonianza vuole rendere omaggio a una persona "dolce e tenace, coraggiosa e timida". "Molto, quasi tutto è cambiato", scrive Veltroni. "Meno una cosa. Il bisogno che la politica sia coraggio. Solo così potremo cominciare a camminare. E ritrovarci finalmente insieme."
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