Struggenti (o i kamikaze del desiderio) (Gli)
Romanzo ilare e colto sulla natura imitativa e violenta dei desideri umani, "Gli struggenti" mette in scena la catastrofe dell'amore e dell'amicizia ai tempi della cosiddetta globalizzazione. Costruito attraverso un sapiente mix di ritmi e partizioni velocissime alternate a pagine più soavemente meditate e 'impietose' che paiono rimandare a un Bouvard e Pécuchet riletto alla luce degli studi di René Girard, questo romanzo ha per protagonisti cinque giovani no global decisamente sui generis e fuori dal coro; cinque 'struggenti', vittime di mitologie e contromitologie vecchie e nuove ricopiate dai modelli dell'antagonismo planetario per inseguire un proprio personale riscatto. Ovvero, cinque 'fanatici del desiderio' che non esiteranno a tuffarsi nell'impresa di smascherare una truffa perpetrata ai danni della comunità da un odioso architetto in tutto simile ai tanti speculatori che a briglia sciolta scorrazzano, attualmente, per il cosiddetto Paese 'reale'. Dopo una serie di rocambolesche vicende, la truffa verrà infine scoperta e denunciata: però da altri! E i nostri eroi, invece - la coppia lesbica Marta e Anna, i due 'eterni fidanzati' Guido e Francesca più l'indimenticabile gay Clemente - riusciranno solo, a causa di rivalità interne al gruppo, insofferenze psicologiche e veri e propri disastri individuali, a inabissarsi l'un l'altro - fra incomprensioni, incidenti e tresche - nelle inaspettate e sadomasochistiche acque dell'autopersecuzione. Un capro espiatorio pagherà, infine, per gli errori di tutti, mentre col loro donchisciottismo rovesciato di segno rispetto a ogni seduzione 'romantica', i personaggi di questo romanzo andranno incontro al proprio destino in un incalzare di eventi (esemplarmente parodici) che, per arguzia di passaggi e descrizioni, non mancheranno di testimoniare, agli occhi dei lettori, la combattiva appartenenza dell'autore a una generazione e a una letteratura lucida e innovativa.
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