Chiudi gli occhi
Cosa ci manca oggi dei romanzi che abbiamo letto da giovani? Forse la semplice gioia di una grande storia che ci accompagni a lungo, con i suoi personaggi, fino al brivido e alla malinconia dell'ultima pagina. Un paese sonnecchia sulle rive di un lago del Norditalia, apparentemente tranquillo, in realtà percorso da silenziosi rancori, conflitti razziali, debolezze inconfessabili, e su tutto e dappertutto il sesso, con la sua potenza sottile e distruttiva, estrema risorsa per dare un senso a vite annoiate. Ma questo sonno illusorio culla anche l'incubo di un delitto avvenuto tredici anni prima: lo stupro e l'assassinio di una ragazza innocente. E la quiete si spezza quando nel paese ritorna Andrea, che all'epoca era stato considerato colpevole di quell'infamia. II suo arrivo fa esplodere tutte le tensioni: la ricerca della verità sul delitto - in cui Andrea si trova al fianco un prete ateo, un enigmatico immigrato islamico, una ragazza infelice e meravigliosa - assume le cadenze irresistibili di una resa dei conti collettiva, scandita da colpi di scena che nel finale rovesceranno ogni certezza. Al tempo stesso thriller e sorprendente romanzo sociale, immersione nelle voragini dell'lo e perfetto meccanismo di suspense, "Chiudi gli occhi" ci restituisce il piacere di una lettura ampia, di grande respiro, in cui il lettore finisce per scoprire, nel ritratto del paese, i lineamenti del proprio volto. Delle proprie paure e passioni.
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