Noi siamo la classe operaia. I duemila di Monfalcone
Nei primi mesi del 1947 duemila operai dei cantieri aeronautici e navali di Monfalcone partono per Fiume. Vanno a cercare lavoro nella nuova Jugoslavia socialista di Tito. A Monfalcone i cantieri sono fermi, semidistrutti dai bombardamenti, e in mancanza di commesse la direzione mette in atto un piano di licenziamenti. Eppure tra coloro che abbandonano le proprie case per una destinazione vicina nello spazio, ma ugualmente così lontana, molti lasciano posti di lavoro sicuri, incarichi di responsabilità e buone paghe. Non emigrano per necessità, bensì per scelta. Gli amici, i parenti, li consigliano di rimanere, li ammoniscono sui pericoli a cui vanno incontro. Non ascoltano, hanno già preso la loro decisione: vanno a costruire il socialismo.