Né un uomo né un soldo. Una cronaca del pacifismo italiano del Novecento
Nel nuovo millennio il pacifismo è entrato nella sua fase matura. Si è affermato come soggetto politico globale. Addirittura - come ha scritto il "New York Times" - si è costituito in 'Superpotenza', l'unica che contrasti il dominio unipolare degli Stati Uniti: l'unica che vuole opporsi alla "guerra permanente e globale". È questa la constatazione di partenza degli autori, aggravata dal fatto che il mondo dell'informazione e quello politico non sembrano ancora consapevoli della novità, e che il pacifismo non sembra aver ricevuto mai la dignità di 'oggetto' storiografico. Da questa lacuna di fondo, l'idea di tracciare un percorso introduttivo del pacifismo italiano del Novecento attraverso le biografie dei personaggi che ne hanno fatto la storia. Dal lontano 1887, e cioè quando il deputato socialista Andrea Costa, in una seduta turbolenta in parlamento, gridò la sua frase più famosa ("Né un uomo né un soldo") contro le "pazzie africane", fino a oggi, alle gigantesche manifestazioni contro le nuove 'pazzie' anglo-americane in Iraq. Una ricostruzione dettagliata degli avvenimenti, dei protagonisti, delle polemiche. Da Teodoro Moneta, uomo dell'Ottocento e unico Nobel italiano per la pace, fino ai giorni nostri, passando per i Partigiani della pace, l'opposizione alla guerra del Vietnam, la lotta agli euromissili ai tempi di Comiso, le vite difficili di don Mazzolari, di Capitini, di Dolci, di Balducci e molti altri. Un libro che cerca di raccontare il filo sotterraneo, della storia dei fatti ma anche e soprattutto delle coscienze, che unisce le vicende di cento anni fa al movimento pacifista e no-global di oggi. E che cerca di trovare le identità e le differenze tra la tradizione cristiana, quella laica e radicale e quella marxista. I capitoli "Le domande frequenti sul pacifismo" e "Pagine Arcobaleno - Agenda di pace e nonviolenza" sono a cura rispettivamente di Alessandro Marescotti e Carlo Gubitosa.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa